Energia, le strategie UE per favorire le ristrutturazioni
La scorsa settimana la Commissione Europea ha presentato un pacchetto di misure sulla delicata questione della sostenibilità energetica. All’interno di questo dossier vengono illustrate nuove strategie rivolte al settore edilizio e all’ottimizzazione dei sistemi di climatizzazione degli edifici. Il tutto, con l’obiettivo di preparare l’UE alla transizione energetica globale e ad eventuali interruzioni degli approvvigionamenti.
Nello specifico, l’inchiesta dell’Unione prende in analisi le criticità e l’eccessivo consumo di energia all’interno degli edifici pubblici e privati del vecchio continente, giudicati per l’appunto troppo datati e quindi mediamente caratterizzati da una scarsa coibenza termica e dalla crescente obsolescenza degli impianti.
I dati raccolti dalla Commissione sono più che eloquenti:
– Quasi il 50% dell’energia consumata in UE viene impiegata esclusivamente in questo settore (13% del petrolio e 59% del gas totale)
– Il tasso di ristrutturazione degli edifici per ridurre i consumi è inferiore al 1%
– Nell’ambito del riscaldamento/raffreddamento degli edifici, le fonti di energia rinnovabili stentano ancora a decollare (46% gas, 15% carbone, circa 11% biomassa, 10% olio combustibile, 7% nucleare, 5% eolico-fotovoltaico-idroelettrico, 1,5% solare)
Facilitare le opere di ristrutturazione e incentivare inquilini e proprietari alla messa a nuovo degli impianti obsoleti. Questi, in sostanza, i punti fondamentali della nuova strategia energetica elaborata dall’UE al fine di ridurre sensibilmente la dispersione di energia, massimizzare l’efficienza e incrementare l’impiego di fonti rinnovabili per il riscaldamento.
In caso di corretta attuazione, la nuova strategia porterà notevoli benefici sia all’ambiente che all’intera comunità. Su tutti, un forte miglioramento della qualità della vita e il sensibile abbattimento dei costi medi mensili ed annuali per il riscaldamento.
La riduzione dei consumi di energie tradizionali, unita al crescente impiego di fonti rinnovabili, porterà inoltre alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, specie nei grandi nuclei abitativi. Una tematica particolarmente importante in un periodo storico alquanto delicato sotto questo aspetto.
Last but not least, la creazione e l’installazione di nuovi impianti, macchinari e apparecchiature energetiche di ultima generazione garantiranno un’autentica impennata dei posti di lavoro.